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22 Febbraio 2017L’abbaino è una nuova costruzione e necessita dell’autorizzazione del Comune.
Per realizzare un abbaino sul tetto ci vuole il permesso di costruire: l’autorizzazione del Comune, infatti, è necessaria per tutte le opere edilizie che costituiscono «nuova costruzione» e, senza alcun dubbio, l’abbaino rientra in tale definizione. Lo ha chiarito la Cassazione con una recente sentenza [1].
La realizzazione di un abbaino può rientrare nella ristrutturazione?
Chi realizza un’apertura nel tetto, ricavandone maggiore spazio e volumetria, sta realizzando una nuova costruzione ed è obbligato a chiedere il permesso all’amministrazione comunale. Si parla, infatti, di nuova costruzione quando il manufatto comporta una variazione rispetto alle originarie dimensioni dell’edificio e, in particolare, comporti un aumento della volumetria. Dunque, poiché l’abbaino ha proprio tale finalità, se realizzato senza il permesso di costruire si deve considerare un abuso edilizio e va abbattuto.
Peraltro l’abbaino deve anche rispettare le distanze dal confine della proprietà del vicino: non meno di tre metri, dice il codice civile, salvo che i regolamenti comunali dispongano distanze superiori.
Attenzione all’aumento di volumetria
La distinzione tra ristrutturazione e nuova costruzione si gioca, soprattutto, sull’aumento di volumetria che consegue all’esito del manufatto. «La semplice ristrutturazione – dice la Corte – si verifica ove gli interventi, comportando modificazioni esclusivamente interne, abbiano interessato un edificio del quale sussistano e rimangano inalterate le composizioni essenziali, quali i muri perimetrali, le strutture orizzontali, la copertura». Al contrario «si verte in ipotesi di nuova costruzione quando la fabbrica comporti una variazione rispetto alle originarie dimensioni dell’edificio e, in particolare, comporti un aumento della volumetria».
L’abbaino comporta un aumento della volumetria e, pertanto, non può essere considerato un’opera di ristrutturazione ma una nuova costruzione. Pertanto è necessaria l’autorizzazione del Comune.