Conti correnti condominiali. L’amministratore di condominio emette assegni con provvista in favore dei fornitori e collaboratori di un altro condominio. Quali responsabilità?
7 Gennaio 2020Condominio ente di gestione è una formula di successo. Quale la soggettività giuridica del condominio?
25 Gennaio 2020È noto che la nomina di un amministratore di condominio è obbligatoria nei casi in cui vi sono più di otto condomini; è altresì pacifico che per poter considerare l’esistenza di un condominio, è sufficiente che la proprietà dell’edificio sia divisa almeno tra due persone. In questo caso saremo di fronte pur sempre ad un condominio : il condominio minimo. Si parla, infatti, di condominio minimo allorquando nello stabile vi siano due condomini.
Due condomini, pertanto, danno vita ad un condominio, oramai pacificamente riconosciuto sia per la miglior dottrina che per la consolidata giurisprudenza. Va, tuttavia, detto che di più difficile interpretazione appare la normativa da applicare di volta in volta.
La questione, infatti, ruota – e come vedremo continua a ruotare – attorno all’applicabilità al condominio minimo delle norme sul condominio o di quelle sulla comunione in generale.
I sostenitori della tesi secondo la quale in caso di condominio minimo possa e debba applicarsi la disciplina sulla comunione, fanno leva sul fatto che, laddove si sia in presenza di due soli partecipanti, non si possa configurare il condominio ritenendo che, non potendosi eseguire la norma di cui all’art. 1136 c.c. in tema di maggioranze per il governo delle parti comuni, non potrebbe, pertanto, aversi un funzionamento dell’assemblea e, di conseguenza, non potrebbe parlarsi di condominio.